sabato 14 novembre 2015

Libro del mese novembre 2015 "La vita in generale"

Applaudono tutti. Anche Repetti, senza frenarsi. Il Generale gli piace, come personaggio. Un perdente che sembra tornare a vincere, per illudere lo spettatore. E con la sua sconfitta – ingiusta, crudele e definitiva – renderà ancora più tragico l'epilogo.
Tito Faraci, autore de La vita in generale, racconta una storia con un obiettivo ambizioso: è un romanzo che pone un interrogativo grosso, che cos'è e dov'è la vita? Quella vera, non quella in generale. Da questa domanda risulta una narrazione architettata con maestria, dove emerge tutta l'esperienza di uno dei più importanti sceneggiatori italiani di fumetti.
Il romanzo ci immerge da subito in una nebulosa di personaggi, situazioni e tempi che paiono non combaciare, non incastrarsi, ma è solo un'operazione necessaria per completare il gioco che ci propone la vita in generale. Per ultimare un grande puzzle la prima semplice operazione è rovesciare tutti i pezzi e averli tutti davanti. Solo poi questi troveranno l'incastro perfetto nella costruzione del quadro finale con gli ultimi tasselli che vanno a riempire i vuoti lasciati nel corso degli eventi dando compiutezza, bellezza e sostanza a tutto quello raccolto fino a quel momento. La ricerca di sostanza, di corpo è uno dei fili conduttori de La vita in generale, i personaggi si muovono in un contesto urbano polveroso, affatto nitido, ricco di fantasmi presenti e passati. Ogni personaggio ha i suoi scheletri, spesso guardandosi allo specchio quello che vedono sono fantasmi, ombre di loro stessi, personaggi che hanno avuto un corpo e che ora sono rimasti ombre, ombre che si riconoscono tra di loro ma pur sempre ombre. Faraci in una commistione di passato e presente, svela quello che è la vita in generale, una continua perdita di ciò che si ha e che si è e che subito si trasforma in una volta sono stato, una volta avevo. In maniera comica e tragica la vita in generale ci mostra quanto labile è questo confine, quello tra l'adesso e l'imminente futuro che può essere così differente e inaspettato. La vita in generale può essere in definitiva un viaggio, un viaggio nella semplicità quotidiana così complessa, un viaggio che i personaggi decidono di affrontare davvero, andando in profondità nel tentativo di spazzare via la polvere, ritrovare splendore o almeno capire dove sia finito e perché. Un viaggio corale di vite diverse, ma così simili nella disperata e avvincente ricerca di un luogo che altalena tra paradiso e inferno. Un viaggio che poi stancamente si adagia in un purgatorio che accontenta un po' tutti e allora, ma solo dopo aver compiuto il viaggio, alla domanda "Come va la vita in generale?" si può anche rispondere "Bene".
Tito Faraci: La vita in generale ed. Feltrinelli € 15.00

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