mercoledì 28 ottobre 2015

Libro del mese ottobre 2015 "L'ultimo arrivato"



L’ultimo arrivato, vincitore del Premio Campiello, è un romanzo molto ben scritto che riesce a raccontare una storia difficile con una stupefacente leggerezza. L’autore è Marco Balzano, professore in un liceo milanese, che ha già mostrato la sua indubbia capacità di narratore aggiudicandosi, nel 2013, il prestigioso Premio Flaiano con Pronti a tutte le partenze (Sellerio).
Ne L’ultimo arrivato racconta la storia di Ninetto Giacalone, un ragazzino siciliano di un paesino chiamato San Cono che, a soli dieci anni, lascia la Sicilia insieme a un compaesano alla volta di Milano, per cercare un futuro. La vita di Ninetto è durissima: fa il galoppino per una lavanderia del centro, poi il muratore in periferia e aspetta i quindici anni per farsi assumere come operaio in fabbrica.
Il talento di Balzano è quello di saper descrivere queste situazioni con una scrittura lieve, ironica ma così vera da far subito pensare a un memoir. Solo leggendo a fine libro le note dell’autore ci si convince della finzione letteraria. La materia per la trama del romanzo è stata mutuata dalle molte interviste che Balzano ha fatto ai meridionali sessantenni e settantenni, trapiantati a Milano nella metà del secolo scorso.
L’ultimo arrivato diventa così anche un importante documento sociologico perché fa riflettere sul problema dell’immigrazione e su come sia cambiata la nostra realtà negli ultimi sessant’anni. Partendo dall’educazione dei bambini.


"Come per il cielo è normale piovere, per una vacca muggire, per un albero far cadere le foglie, per un genitore di San Cono era naturale sganciare mazzate… “Ti sei sporcato i pantaloni?” calci a ripetizione. “Ti sei fatto male?” zoccoli volanti. Gli zoccoli in realtà erano una specialità femminile, proprietà delle madri e di qualche sorella maggiore. Mamma mia ad esempio era una professionista dello zoccolo. Aveva la mira di un soldato."
Il piccolo emigrante pieno di rabbia e di sogni cresce, si innamora, si sposa. Però affronta la vita sempre dalla parte degli ultimi, sempre con un senso di disagio e inadeguatezza, che lo porta a commettere errori e ripensare ai difficili anni della gioventù con rimpianto.
"La vera vita per me è stata quella miseria di picciriddu, l’emigrazione a Milano e la sopravvivenza in quegli anni difficili. Quando è arrivata la fabbrica, invece, mi sarò pure sistemato, ma sono entrato in un tunnel buio."
Il ritmo di scrittura di Balzano si adatta perfettamente alle varie fasi della vita del suo protagonista: lo stile è giocoso e colloquiale nel periodo giovanile e diventa più introspettivo e serio negli anni della maturità. Sempre e comunque realistico e coinvolgente.
L’ultimo arrivato è un romanzo di grande umanità che intrattiene e riesce ad arricchire il lettore.


Marco Balzano: L’ultimo arrivato ed. Sellerio € 15.00

Nessun commento:

Posta un commento